E’ iniziata oggi la “visita ad
limina Apostolorum” per i vescovi della Conferenza Episcopale di
Umbria. Insieme ai vescovi umbri è presente anche il nostro vescovo
Domenico Cancian. Ascoltiamo le sue parole: “Accompagnato dal
Vicario generale, riferirò sulla situazione della nostra Chiesa
tifernate. Accoglierò con attenzione quanto mi verrà detto e
riferirò senz'altro nel prossimo ritiro e nell'Assemblea di verifica
il 12 giugno prossimo. Pur nella ristrettezza dei tempi, è una
grazia straordinaria anche per la nostra Chiesa che ha bisogno di
essere confermata nella fede dal successore di Pietro, vescovo di
Roma. A lui chiederò una particolare benedizione per tutti i
tifernati.”
La “visita ad limina Apostolorum” rappresenta per la Chiesa un momento forte e singolare che esprime, anche visibilmente, la comunione e l’unità tra i Vescovi e la cattedra di Pietro. In genere ogni cinque anni, i pastori di tutto il mondo sono convocati dal successore dell'apostolo Pietro che ha ricevuto da Gesù il mandato di confermare nella fede i fratelli (cf Lc 22,32).
Il Codice di diritto canonico stabilisce che ciascun pastore «è tenuto a presentare ogni cinque anni una relazione al Sommo Pontefice sullo stato della diocesi affidatagli».
La preghiera presso il sepolcro degli Apostoli di Pietro e Paolo, richiama “l'unica fede di cui essi diedero testimonianza a Roma con il loro martirio». È il primo dei tre momenti attorno a cui si snodano le visite ad limina. La seconda tappa è l’incontro con il Papa, attraverso un colloquio personale fra il successore di Pietro e i Vescovi. Un terzo aspetto delle “visite ad limina” è poi costituito dall’incontro dei Vescovi con i responsabili dei dicasteri della Curia Romana, che vengono così informati «sui problemi concreti» delle Diocesi per «svolgere al meglio il loro servizio».
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